AntiSec effettua un DeFacing al sito acqueveronesi

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A pochi giorni dall’imminente attacco (il 5 novembre) da parte di AntiSec (Anonymous + LuzSecITA), vi è una sorta di “pre-botto” ovverosia un de-facing del sito acqueveronesi.it

Tutto è iniziato con un tweet, come sempre in fondo. 

https://twitter.com/LulzSec_ITA/status/1055486488656384005

Avevamo parlato del fatto che l’hacking moderno, quello svolto da gruppi come Anonymous o LulzSec_ITA, non è da annoverare al puro tecnicismo, anzi…è più un fenomeno sociale, che va incontro alla difesa della res pubblica attraverso atti che non rientrano nell’ordinamento giuridico. 

Ebbene, questo ennesimo attacco segna proprio questo concetto attraverso un’azione di defacing volta a mettere in guardia proprio l’azienda Acque Veronesi. Sul sito ufficiale di Anonymous si legge nel comunicato

Mentre noi ci impegnamo nella lotta al consumismo sfrenato che distrugge cio’ che di prezioso abbiamo sul nostro pianeta, le multinazionali privatizzano ciò che di più prezioso noi abbiamo l’ACQUA. Le multinazionali attraverso la gestione privata del NOSTRO bene primario conducono un giro d’affari di 10 miliardi di euro assicurandosi enormi guadagni a discapito dei cittadini, dell’ambiente e delle stesse casse statali.

E poi, infine, la minaccia di un ulteriore attacco.

Voi, avidi approfittatori che privatizzate un BENE PRIMARIO in oltre 70 comuni formando un giro d’affari di oltre 5.000.000,00 €, state distruggendo l’ambiente e rendendo inaccessibile l’acqua a noi cittadini. Questo è solo un avviso; se non rimediate agli errori di gestione del patrimonio idrico italiano, aspettateci, perché torneremo. Ricordatevi che non perdoniamo, non dimentichiamo e colpiremo quando e dove necessario.

All’interno dell’articolo è presente un link al sito di legambiente, in questo articolo viene per l’appunto messo in discussione il modello di gestione delle risorse idriche. Il dossier, che vale la pena leggere, lo potete reperire qui. Solo per farvi capire l’importanza dell’argomento trattato vi cito uno stralcio molto interessante:

Tra i problemi più frequenti sicuramente l’inadeguatezza della rete idrica: si arriva a una dispersione media del 40,6% (mentre la media europea si assesta intorno al 23%): il 60% degli acquedotti italiani ha un’età superiore a 30 anni (il 24% ha più di 50 anni) e su 350mila chilometri di tubazioni almeno la metà risultano da riparare o sostituire

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Ma chi è “Acque Veronesi” ? A rispondere ci pensa proprio AntiSec

Società consortile a capitale interamente pubblico ACQUE VERONESI s.c.a r.l.

Ebbene questo attacco, che a molti apparirà probabilmente inutile, è in realtà la dimostrazione di quanto sia importante l’impegno sociale nell’azione di hacking su temi come acqua, grano, inquinamento, povertà, che orientano questi gruppi dalla parte della massa e li allontano dalla parte più elitaria e ricca del mondo.

Continuerò a ribadirlo fino allo stremo: l’aspetto sociale nell’hacking è un punto principe rispetto alla tecnica. Questo è il nuovo hacking e, credetemi, è molto più pericoloso del modello precedente.