16 anni arrestato membro di Anonymous. Cerchiamo di essere un minimo critici…

Indice

È il 6 marzo. Anonymous fa partire la #OpSafePharma, un’operazione finalizzata a protestare contro le prassi della sanità italiana in materia di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). L’operazione si conclude male per un sedicenne.

AnonIta

La polizia perquisisce la casa, il suo computer risulta cifrato, il suo soprannome è Artek ed è accusato di aver trafugato i dati filtrati dai database dell’Aifa e della Croce Rossa Italiana. L’attacco è stato condotto con degli attacchi DDOS e SQL Injection.

Quello di cui si sta discutendo però non è del tipo di attacco, o dell’età anagrafica del ragazzo. Si sta discutendo dell’utilità di portare un attacco così comune, per ottenere illecitamente dei dati che poi, tra l’altro, meritano di essere trattati in un certo modo.

Cercherò di spiegarmi meglio: l’operazione #OpSafePharma, da quando è stata creata, è stata costantemente sotto gli occhi di polizia postale, più precisamente del C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche). Ora comprenderete perfettamente che questo genere di attacchi, soprattutto a portali istituzionali, rappresenta un fallimento certo. I dati possono essere trafugati, però poi si deve essere pronti a ricevere una visita della polizia. Una visita che io definirei doverosa, soprattutto perché nella politica informatica italiana, le istituzioni non sono protette da sistemi come honeypot o sistemi di contrattacco. Si effettua l’intromissione, e si attende una reazione istituzionale.

Ciò che fa un po’ pensare, francamente, è la scritta di Anonymous che vorrebbe libero il sedicenne. Una frase che suona un po’ senza senso considerando la violazione del sistema. Si parla di hacking etico? Sì ma l’hacking etico ha, nelle due parole, il termine hacking che è comunque un’azione illegale. Eseguire hacking etico è, per la legge, simile a chi esegue hacking non etico. PUNTO. FINE. Bisogna saperlo prima di imbarcarsi in certe avventure.

In Italia si sente parlare di reato di dossieraggio (inteso come raccolta illecita di informazioni o uso illecito di informazioni, magari raccolte lecitamente). Un reato¹ che fa parte della storia di questo Paese, serissimo.  Spesso Anonymous lavora con delle DOX-OPS (ossia operazioni basate sulla raccolta di informazioni) che poi passa alla polizia. Solo davanti all’inerzia della polizia, Anonymous si muove in una direzione che potremmo definire “di attacco”.

Dovete tenere presente che i canali in cui si discutono queste operazioni sono presi d’assalto da centinaia di persone. Ci sono collaboratori, giornalisti, poliziotti, tutti anonimi. E benché le modalità dell’attacco vengono discusse tra pochi, è impossibile sapere chi siano veramente questi pochi.

A 16 anni, questo ragazzo, ha fatto una cosa che obiettivamente considero poco intelligente. Non sto valutando il valore dell’operazione: è chiaro che se la guardassimo da un certo punto di vista questa operazione sarebbe encomiabile. Ma a 16 anni rischia la fedina penale sporca per un attacco che per gli addetti ai lavori, non può essere condotto con tanta superficialità.

Comunque l’attacco è andato a buon fine…ora dovrà solo affrontare un processo.

____

¹Vorrei ringraziare l’Avv. Morelli per una precisazione importante. Il reato di dossieraggio, in termini tecnico-legali, non esiste. Viene inteso come la violazione di una o più leggi come la raccolta illecita di dati, o la pubblicazione non autorizzata di questi. Il termine “reato di dossieraggio”, è una forma puramente letterale, utilizzata principalmente dai media, per dare l’idea di un’operazione di spionaggio tesa alla raccolta di informazioni e alla preparazione di un attacco informatico.

3 risposte

    1. Ciao Andrea,
      senza dubbio si tratta di ignoranza considerando la superficialità con cui vengono condotti gli attacchi. Ma chi sbaglia…paga.

  1. Bella Edoardo! Apprezzo le tue analisi fatte sempre prontamente e molto dettagliate in merito agli attacchi di coloro che posso definire come essere la mia fonte d’ispirazione, di vita e di formazione della mia etica personale (Ad oggi, ho 19 anni), che per quanto mi abbiano portato a un “confronto” diretto con il CNAIPIC di Roma, che dopo aver passato la serata ad insultarmi, si arrese e mi chiese gentilmente se potemmo farci un Selfie assieme, nel tentativo di conquistarmi per avere informazioni relative ai Membri di Anonymous/Antisec/LulzSec non avendo competenze vere e proprie nell’analisi di data leaks, di fonti di prova, capaci di usare la mera minaccia verbale per ottenere risultati, minaccia che io, ho deciso di non assecondare e quindi, facendoli tornare a casa a mani vuote, da Udine a Roma, la Sig.Ra Alessandra Belardini e i suoi colleghi, che nel caso tu pubblicassi quanto dichiarato, specifico di volerle fare un caloroso saluto, ammettendo di aver visto in lei grande determinazione nel tentare di fare leva sul mio Orgoglio inesistente e su una mancata autostima, nel tentativo di manipolarmi a fornire le chiavi del mio disco che AHIME, purtroppo, ho dimenticato…
    Sai com’è, a forza di tenere a memoria conversazioni con i vari esponenti di Anon, ho imparato a memoria altre chiavi tanto da dimenticare le mie, mica è impossibile, ti basta tener il PC attaccato alla corrente per mesi, generando un uptime da record, per poi appena vedi la Polizia fuori casa tua, staccare la spina e PUF, nella confusione, misto alla paranoia nel contesto in cui una Donna assieme a un esercito di 8 guerrieri del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, ti viene a dire “Buonasera! Polizia Giudiziaria! Tutto bene si?” -“Abbastanza dai, tu?” e reiterando in tentativi di ottenimento della chiave nel tentativo di trovare anche 1 milligrammo di Hashish o stupefacenti in casa mia, che non hanno trovato, perchè io, forse, ero più informato di loro, così come, forse, ho anche messo in palio la possibilità e il rischio di dover rischiare una causa penale per far balzare in giro per la Cronaca l’OpSafePharma (In totale ad ora, ho accollati 12 procedimenti penali), in un momento, dove ero assolutamente soggiogato dai miei cari Servizi Sociali, che anche loro, saluto con affetto, del distretto di Tarcento nello specifico, perchè ritengo giusto fargli da sponsor, vista la mia rilevanza oramai a livello mediatico, anche quel tipo di rilevanza, che forse, non sembra poi così tanto rilevante all’apparenza e infondo, è giusto così 🙂
    Perchè loro, ABUSANDO della mia Certificazione secondo Legge 104/2, hanno fatto si di lasciarmi rinchiuso in Strutture Terapeutiche solo di nome, ma di fatto, strutture che hanno il solo scopo (Immagino tu te lo sia letto il comunicato OpSafePharma 2016 Ufficiale) di fare Soldi mantenendo il più possibile la presenza degli utenti, certificando comportamenti ingigantiti e problematiche inesistenti, personalmente, uso anche degli Stupefacenti, ma sono sempre molto coerente, questo perchè non accetto che dei Minorenni vengano Obbligati all’Uso di essi per motivi di puro controllo Psicologico e cercar la via più semplice per applicarlo, come per esempio, quando un tale Dino Maschietto di San Donà, ad oggi indagato per abusi su Minori (Relativi a Psicofarmaci) mi prescrisse per un lungo periodo grosse dosi di Risperidal, causando in me non pochi disagi, ma questo, fù prima dell’entrata nelle varie strutture finanziate dallo Stato, lo Stato che il/i collettivo/i criticano e smerdano ogni giorno, com’è giusto che sia, anche attraverso l’uso del nome #OpSafePharma (Da me fondato!) per fare Data Leaks rilevanti che hanno riguardato anche le USL di Treviso, di Padova e così via, in qualche modo, anch’esse responsabili del danno a mio carico, con ciò, non voglio dire mica di essere il responsabile di queste operazioni, ma semplicemente, di specificare che quanto scritto nei giornali nella parte “Perchè voleva credito da parte di Anonymous” è assolutamente falso, io, non avevo e non ho bisogno ad oggi, del credito di nessuno, sono io che paradossalmente, con l’Operazione, con lo strutturare del Press e del nome, ho dato più valore e credito ad Anonymous Italia, senza volermi vantare di nulla, lo considero uno scambio equo, come l’affetto che alcuni esponenti si permettono di dimostrare nei miei confronti, mentre altri esponenti, semplicemente mantengono un rapporto pacifico nei miei confronti, che si basa comunque sul rispetto, perchè ciò che ho fatto, al di là del rischio, ha avuto valore, significato e rilevanza a livello Globale (Italia, America, Francia, Germania, Indonesia, etcetera) e tutt’oggi, attraverso l’uso di nomi come #OpSafePharma o #OpPharma, ne viene ricordato il suo scopo originario, che poi, ha avuto valenza anche nel concetto più generale di “malasanità”, ma ciò, non mi dispiace, anzi, questo nell’effettivo da credito ad esso, ma ripeto, è uno scambio reciproco, non ci sono capi, non avevo bisogno di “salire di uno scalino in più”, io, potevo già permettermi di perseguire il mio scopo secondo cognizione di causa e la causa, al di la di tutte le critiche che può avere e che rispetto ad ogni modo, era specifica ed encomiabile, una causa che va nell’effettivo vista da “un certo punto di vista” che tu, in realtà, metti in secondo piano, ma non prenderla come una sfida la mia, mi piacciono parecchio le sfide, ma alla fine, non credo tu meriti nell’effettivo, sfide, ma semplici conoscenze in merito ad alcune verità che prima che io ti rispondessi, non potevi comprendere per questioni di logistica, ora, spero sia tutto chiaro, spero sia chiaro al di la delle falle Informatiche che questo stato a livello Istituzionale ha a livello catastrofico, anche dei metodi coercitivi che applica nei confronti di Minori e di Famiglie vulnerabili, che si ritrovano un figlio, ad essere il bug più corretto che esista, l’unico, a ribellarsi a uno scempio come l’individuare problematiche inesistenti, generando problemi, che alla fine dei conti, gira e rigira, riflettendoci bene, sono più problemi loro che problemi riguardanti la famiglia o il Minore in generale, ma ripeto, sono davvero orgoglioso che #OpSafePharma sia tutt’oggi, a distanza di quasi ormai 4 anni, una realtà effettiva, senza bisogno che io muova un dito, un’idea che non si può e mai si potrà mai estinguere, al massimo, evolvere, valutare meglio, ma dato via al caos, alla ribellione, al gioco di forza, 12 persone (circa, sia mai che ora, conosco e rivelo pure il numero preciso, dei cosi detti “attori in campo” oppure, a detta dei servizi segreti italiani #DontRaiseTheAISE “attori non meglio identificati” 🙂 ) costantemente impegnate nel deturpare sistemi di rilievo Nazionale, contro 3 analisti Forensi con scarse esperienze che applicano il tentativo di indagare e individuare coloro che definiscono come “Terroristi” e “Criminali”, quando, non c’è niente di più criminale che minacciare un minorenne di violenze fisiche, riempirlo di insulti, per avere una chiave cryptsetup, non ti rivelerò oltre, però, sempre nel caso pubblicherai quanto da me affermato, volevo dire ad Anonymous Italia, a LulzSec Italia, ad AntiSec Italia che infondo, gli voglio bene e che nulla, nemmeno la Polizia, potrà impedire che io mi metta in contatto con delle persone che io ritengo esser persone vere, più spesso e nuovamente, che in qualche modo, mi hanno aiutato più che coloro che nella Vita Reale, al di fuori di una IRC, si proponevano essere persone capaci di aiutarmi nel concreto, volevo anche dedicare un mio personale saluto ad Evilulz, un vecchio membro che posso permettermi di nominare effettivamente per il solo motivo che ad oggi, non esiste più, ma sono sicuro che ne verrà a conoscenza, non dimenticherò mai nulla di quanto condiviso con lui e con il resto degli altri, conversazioni, forse attacchi informatici e relativo previo Pentest (Se vogliamo esser specifici, viene l’Information Gathering che segue il cosi detto processo di), litigi, discussioni, ore ed ore passate in una IRC che ho considerato essere più sensata e più terapeutica che una seduta Psicoterapica di gente facente parte dell’ambito della Neuropsichiatria Infantile che nient’altro faceva che tentare di portarmi verso obbiettivi specifici e fuorvianti, al contrario di Anon, in Anon, gli obbiettivi si propongono e vengono valutati, nessuno ti obbliga a fare nulla, anche tu personalmente puoi proporre la tua personale causa e portarla a termine, anche da solo se ti va, nessuno, nessuno te lo impedisce, il fatto che ti affidi a un gruppo di utenze in una IRC, è solo un dettaglio che può aiutarti secondo l’unione di alcune persone e strumenti, a dare voce alla tua causa, ma ad oggi, al momento, non ci sono evidenze che quanto proposto, se non un’idea specifica ed un nome, sia stato nell’effettivo causato da me, ovviamente, per questioni di correttezza, non rivelerò nemmeno qual’è la versione dei fatti veritiera, perchè andrebbe contro il principio secondo la quale io sostengo di dare valore e sostegno ad Anon Italia and related, mi sembra ovvio il perchè, detto questo, ora, sei libero di pensarla come meglio credi, ma con una visione ben più chiara del mio vissuto che non si limita a riflessioni come quelle scritte in alcuni articoli, del tipo “Il ragazzo è certificato come Iperattivo e prova disagio per il suo grave disturbo”, distorgendo la realtà dei fatti, ovvero, che il disturbo era chi me lo ha certificato e chi ha tentato con tutto il suo potere a disposizione, di limitare la mia personale libertà e di annullarmi, invece, ad ora, valgo io, vale Anon, vale #OpSafePharma e oltremodo, a quanto pare, anche le Operazioni, almeno gran parte, hanno avuto valore e rilevanza recentemente.

    Saluti.