LulzSecITA: cosa accadrà il 5 novembre?

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In un tweet abbastanza misterioso, LulzSecITA ha annunciato qualcosa che dovrebbe preoccupare…

https://twitter.com/LulzSec_ITA/status/1040615449782706176

Il messaggio non è tra i più rassicuranti:

L’inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui.

Si tratta di una citazione di “La tempesta” (Shakespeare-Angeli), atto primo, scena seconda e poi seguono tre hashtag:

#Anonymous lascia intendere che vi sia l’interessamento del gruppo
#5Novembre sembrerebbe essere la data in cui accadrà l’evento
#ExpectUS è la conferma di quanto detto sopra.

È partito un conto alla rovescia per l’Italia dopo le oltre 48 ore di attacchi data-breach eseguiti da LulzSecITA che hanno interessato utenze del Ministero dell’Ambiente, Ministero del Tesoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’esperienza delle ultime 48 ore fa ipotizzare che ci sarà qualcosa di serio, se non di imponente considerando la tipologia di dati estratti fino ad ora e, sinceramente, se fossi un’istituzione mi preoccuperei. 

C’è la massima segretezza, al momento, sulle tipologie di attacco, sul bersaglio, sui risultati che si intendono ottenere ma viene lecito domandarsi se queste 48 ore altro non siano state che un banco di prova per vedere quali obiettivi si sarebbero potuti raggiungere. Se così fosse ci sarebbe ben poco da star tranquilli. 

Come si comporterà LulzSecITA con i dati estratti? Li pubblicherà interamente o farà l’oscuramento parziale di questi per salvaguardare le identità riportate in tabella?

Anonymous sarà parte attiva? Ci sarà nuovamente la formazione Antisec (LulzSecITA + Anonymous italia?)

C’è solo una cosa sicura: niente è lasciato al caso…assolutamente niente.

Curiosità…perchè il 5 novembre?
Claudia Cofini, che ha curato molti interessanti articoli su questo blog, espone una teoria non indifferente.

Il 5 novembre mi rimanda anche alla coniugare delle polveri di cui uno dei protagonisti è Guy Fawkes, da cui prende ispirazione la maschera di Anonymous e il film “V for Vendetta”.  (C. Cofini)


La congiura delle polveri, o congiura dei gesuiti (in inglese The Gunpowder Plot, oppure Jesuit Treason) del 1605 fu un complotto progettato da un gruppo di cattolici inglesi a danno del re protestante Giacomo I d’Inghilterra, conclusosi con un fallimento.
Il piano dei congiurati era quello di far esplodere la Camera dei lord e di uccidere così il re e il suo governo durante la cerimonia di apertura del Parlamento inglese, lo State Opening, che si sarebbe tenuta il 5 novembre 1605, per poi aprire la strada alla monarchia assoluta di stampo cattolico, sul modello di Francia, Austria o Spagna.[1] La cospirazione prevedeva il rapimento dei suoi figli qualora questi ultimi non fossero stati presenti alla cerimonia.
Il complotto fu ideato il 20 maggio 1604 da Robert Catesby, il quale sosteneva che tutte le strade pacifiche per ottenere una politica di tolleranza per i cattolici erano già state tentate; di fronte a una persecuzione che non diminuiva restava solo il ricorso alla violenza. I suoi compagni erano inizialmente Thomas Winter, Jack Wright, Thomas Percy e Guy Fawkes. Ai cinque ideatori si aggiunsero in seguito Thomas Bates, Robert Keyes, Robert Wintour, Christopher Wright, John Grant, Ambrose Rookwood, Everard Digby e Francis Tresham.
Il piano fu svelato da una misteriosa lettera, ora conservata nel Public Record Office, consegnata a Lord Monteagle il 26 ottobre e presentata al re venerdì 1º novembre 1605. Nella notte del 4 novembre, Fawkes fu trovato in possesso di trentasei barili di polvere da sparo; fu quindi arrestato e torturato. In seguito, i congiurati furono impiccati. (Fonte: Wikipedia)