Quali sono le multe che dal 2019 sono state erogate? Chi sono i soggetti colpiti dalle sanzioni e per quali tipi di violazioni? Vediamo assieme lo stato dell’arte con grafici, tabelle e molte informazioni utili.
garante
Il 2019 è quasi finito e quindi può essere utile cominciare a tirare le somme in merito a come l’Italia ha reagito a questo anno (molto difficile) in ottica di cybersecurity.
Ieri sera, intorno alle ore 22, il gruppo hacker LulzSec_ITA – già noto per svariati attacchi ad aziende ed istituzioni – ha pubblicato un data breach particolarmente grave ai danni di CSA Med.
Il 7 maggio a Roma, presso la Camera dei Deputati, ci sarà il bilancio del settennato del Collegio presieduto da Antonello Soro. È una data importante sia perché sancisce un cambio di testimone tra l’attuale Garante e quello che sarà eletto, sia perchè questo settennato è stato ricco di eventi.
In molti hanno scritto e stanno scrivendo su quanto ha dichiarato il Garante nel suo parere circa la piattaforma Rosseau. Ho atteso prima di scrivere anche io, più che altro per vedere i toni che avrebbe preso la faccenda. L’attesa è durata poco e tutto si è trasformato in un siparietto poco gradevole.
Da qualche tempo mi capita di confrontarmi con colleghi e amici sulle tematiche della cifratura e del GDPR. Si tratta di un argomento complesso che spesso ingenera fraintendimenti se non pericoli per la gestione e la conservazione dei dati. Affrontiamo insieme il tema in modo chiaro e risolutivo.
Il caso SIAE, che dopo il 2 novembre sembrava essersi stemperato, è stato riportato in auge da un comunicato stampa rilasciato dalla SIAE stessa. Per chiarezza lo riporto integralmente qui di seguito.
Sono passate 120 ore dall’inizio della settimana nera, cinque giorni in cui almeno una volta al giorno sono state sparate “cartucce” a base di defacing, data-breach e quanto altro. Cosa è rimasto di tutto questo?
Sempre più aziende di telecomunicazioni sono state interessate nell’ultimo periodo da provvedimenti e sanzioni amministrative ad opera del Garante privacy per violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali. È abbastanza recente l’ingiunzione nei confronti di Tim, cui è stato ordinato il pagamento di due sanzioni amministrative per un totale di 960mila euro.
Dopo l’articolo sul GDPR scritto da Rosanna Celella e Marco Seppone, abbiamo voluto approfondire ulteriormente l’argomento e abbiamo chiesto ad Antonio De Martino, specialista ICT, di integrare quanto già scritto riguardo l’adeguamento dei portali web al GDPR e lui ci ha fornito una risposta completa ed esaustiva.