Intelligenza artificiale e creatività

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Continuiamo il nostro viaggio sull’intelligenza artificiale analizzando il rapporto esistente tra I.A. e creatività, cercando di ragionare e rispondere ai dubbi più comuni che normalmente sorgono quando si affrontano questi argomenti.

Per prima cosa è importante definire che cosa è la creatività. L’enciclopedia Treccani sostiene che la creatività è una forma di intelligenza e, di conseguenza, la definisce come:

In psicologia, processo intellettuale divergente rispetto al normale processo logico astratto.

Enciclopedia Treccani

Di conseguenza possiamo affermare che il processo creativo si contrappone a quello logico; la Treccani, inoltre, prosegue la definizione identificando caratteristiche specifiche del processo creativo quali:

  1. particolare sensibilità ai problemi,
  2. capacità di produrre idee,
  3. flessibilità di principi,
  4. originalità nell’ideare,
  5. capacità di sintesi,
  6. capacità di analisi,
  7. capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze,
  8. ampiezza del settore ideativo,
  9. capacità di valutazione

Sono i nove fattori che caratterizzerebbero la creatività secondo J.P. Guilford, iniziatore degli studi sull’intelligenza creativa. In merito a questi nove fattori ci sono delle considerazioni da fare che andiamo a riportare di seguito. Interessante è anche la definizione di P.N. Johnson-Laird che ha definito la creatività come algoritmo multistadio: modelli mentali finalizzati a generare e costruire processi intelligenti tramite una capacità deduttiva.

Punto 1: sensibilità

Partiamo da un assunto: un’opera d’arte richiede creatività ma essa si basa sul tentativo di tradurre in forma artistica delle emozioni. Le emozioni sono processi elaborativi inconsci che trovano una loro rappresentazione simbolica in forma tanto verbale quanto grafica e/o uditiva. Nei 9 fattori di Guilford il primo riporta il termine sensibilità. La sensibilità è la capacità di ricevere impressioni attraverso i sensi. Il che implica che vi sia un ricettore (tatto, vista, udito, etc…), un trasferimento del segnale acquisito, una trasformazione in pensiero e una elaborazione. I fisiologia questo implica un diretto coinvolgimento del sistema nervoso e non è del tutto sbagliato: immaginando una persona con un sistema nervoso anestetizzato, un segnale di dolore sul corpo verrà tradotto in modo differente rispetto ad una persona con un sistema nervoso completamente funzionante. Se la creatività si basa sulla sensibilità, è altrettanto chiaro che la creatività è soggettiva, poiché soggettiva è la sensibilità di ciascun essere pensante.

Punto 4: ideazione

L’ideazione è una capacità psichica che consiste in nell’ordinamento del pensiero al fine di ottenere una determinata struttura e raggiungere un determinato obiettivo. Ciò è interessante, perchè un’intelligenza artificiale potrà eseguire senza dubbio un processo di ideazione “lineare”, ossia quello in cui vi è direttamente una correlazione tra idea e scopo. Sarà interessante comprendere se potrà operare azioni di insight, ossia di riorganizzazione delle informazioni al fine di raggiungere il medesimo scopo con strade apparentemente non collegate.

Creatività artistica

The Next Rembrandt è diventato negli anni la rappresentazione della creatività digitale: si tratta di un progetto in cui è stata data ad un’intelligenza artificiale la possibilità di dipingere e creare qualcosa di artistico con il medesimo stile di Rembrandt. Un progetto titanico a cui ha collaborato Microsoft e ING con la partecipazione di numerosi musei olandesi. L’idea è stata quindi di istruire l’intelligenza artificiale in merito allo stile pittorico di rembrandt, sottoponendo alla I.A. elementi grafici come lo stile con cui sono stati disegnati gli occhi, i nasi, etc…

L’esito fu un dipinto (che potete vedere nel video) assolutamente coerente con lo stile di Rembrandt ma creato interamente dall’intelligenza artificiale. Un dipinto che un allievo di Rembrandt avrebbe certamente potuto creare a furia di vedere il suo maestro eseguire determinate linee e passaggi.

È creatività?

Sì, è creatività. Poiché non vi sono elementi copiati ma solo informazioni assunte a livello nozionistico, elaborate all’interno di uno schema che è quello del dipinto. La stessa intelligenza artificiale, in altra occasione, avrebbe potuto delineare gli occhi con altri dettagli ed in altro modo.

L’assenza di emozioni durante il processo di creazione non intacca il processo creativo, come si è orientati a pensare. In nessuno dei 9 fattori di cui sopra si accenna all’emozione benché certamente questa guida molte delle azioni dell’uomo. Dobbiamo assumere che l’emozione sia un’elaborazione complessa delle esperienze dell’individuo e poiché tali esperienze sono mentalmente vissute in modo individuale da soggetto a soggetto, anche le risultanze legate alla loro rappresentazione sono di fatto diverse.

Riferimenti utili

Alberto Binazzi – “Cognizione logica e modelli mentali” – Link

Progetto NextRembrandt – Link